Esistono al mondo alcune popolazioni che per qualche ragione raggiungono età ben superiore alla media, e che vengono colpiti da malattie ben radicate e diffuse nei paesi occidentali in misura molto minore. Tra queste popolazioni forse una delle più famose è quella di Okinawa, piccola isola situata a metà strada tra Giappone, Taiwan e Cina.
Oggetto di studio da molti anni (cliccate sul link in fondo all’articolo), gli abitanti di Okinawa possono fregiarsi del primato mondiale per l’aspettativa di vita (86 anni per le donne e 78 per gli uomini) e dell’aspettativa di vita in piena salute: in media fino a 73 anni nell’isola di Okinawa si gode di ottima salute psicofisica . Per quanto riguarda l’incidenza delle malattie è stato appurato che in Okinawa malattie cardiovascolari, alcuni tipi di tumori, l’osteoporosi, obesità, Alzheimer sono presenti in misura decisamente inferiore rispetto ad altri Stati. Per fare un esempio, il carcinoma alla prostata colpisce mediamente sette volte in meno ad Okinawa rispetto agli Stati Uniti. Questi dati sono senza dubbio il risultato di un insieme particolari di condizioni (visione positiva della vita, attività fisica praticata fino ad un’età molto avanzata, condizioni climatiche favorevoli, integrazione degli anziani nel tessuto sociale), ma il regime alimentare tenuto sull’isola riveste probabilmente un ruolo di primo piano. Tale regime tradizionalmente segue tre principi:
- L’alimentazione è considerata come un una medicina
- Saziarsi all’80%. Per scelta gli okinawesi smettono di mangiare prima di sentirsi completamente sazi. Mediamente introducono 1800 calorie al giorno contro le 2500 degli americani.
- Porzioni piccole. Anziché pochi piatti abbondanti in Okinawa si usa mangiare ad ogni pasto molte pietanze ciascuna in quantità ridotta.
L’alimento base è il riso integrale, spesso cotto a vapore, che viene usato quotidianamente. Solitamente i pasti iniziano con verdure crude (sull’isola sono disponibili molti ortaggi), oppure con una zuppa composta da miso, pesce e alghe nori. Spesso le verdure vengono consumate insieme ai legumi. Il pesce viene consumato in abbondanza, e anche le alghe sono ben presenti nella cucina okinawese. La carne viene consumata raramente, una due volte alla settimana. I latticini , sull’isola di Okinawa come del resto tutto in tutto il Giappone, non vengono utilizzati. La bevanda sovrana sull’isola è il tè verde, noto per la sua ricchezza di antiossidanti. Un aspetto particolare e per certi versi sorprendente è lo scarso consumo di frutta, considerata un alimento quasi di lusso visto la sua difficoltà di reperimento.
La regola del saziarsi fino al 80% potrebbe sembrare particolarmente severa e dura da rispettare, ma in realtà in Okinawa si mangia, e sembra assurdo, più di quanto non lo si faccia in occidente. Il trucco è semplice: è sufficiente mangiare alimenti a bassa densità calorica e ad alto potere saziante. Mangiare verdure e frutta fresca, legumi, pasta-riso-cereali integrali, pesce bianco, consente di riempirsi la pancia senza in realtà assumere troppe calorie.
E adesso due parole sul tè verde, consumato nell’isola di Okinawa in gran quantità. Il tè verde è ricchissimo di sostanze antiossidanti, ma anche di vitamina C e di manganese. Si stima che una tazza di tè verde equivalga a tre tazze di spremuta di arancia sotto l’aspetto dell’azione antiossidante, importantissima per mantenere in salute le cellule del nostro corpo. Il tè verde contribuisce a mantenere pulite le pareti delle nostre arterie, contrasta l’azione negativa del sodio nel sangue, supporta il cuore grazie alla grande quantità di potassio in esso contenuto. Infine il tè verde grazie al fluoro in esso presente può essere di supporto nel contrastare la carie (a patto di consumarlo senza zucchero!).
Sarebbe quindi ottimo per la nostra salute abituarsi a bere quotidianamente qualche tazza di tè verde, al naturale o anche aromatizzato con l’aggiunta di erbe o spezie come menta zenzero bergamotto ecc. ecc.
Per chi mastica un po’ di inglese un link molto interessante su Okinawa:
Qui invece un articolo in italiano: