Dal dizionario: agroecologia – sistema di agricoltura associato al rispetto e alla salvaguardia dell’ambiente. Da Wikipedia: l’agroecologia consiste nell’applicazione dei princìpi ecologici alla produzione di alimenti, carburante, fibre e farmaci nonché alla gestione di agrosistemi. Il termine comprende una vasta gamma di approcci e può significare una scienza, un movimento o una pratica.
In altre parole l’agroecologia è la speranza di un futuro diverso per l’uomo e per il nostro Pianeta. E’ un’alternativa all’agricoltura industriale, ossia all’insieme delle metodologie che hanno portato ad impressionanti incrementi di produttività ma anche a impoverimento del suolo, aumento dell’effetto serra, squilibri sociali, vulnerabilità ad eventi atmosferici estremi (causati in parte dall’effetto serra dovuto a sua volta in parte all’agricoltura industriale), inquinamento e rischi sanitari a causa dei residui di fitofarmacie nei cibi e nelle acque. Le monocolture (agricoltura industriale) si sono dimostrate anche più vulnerabili ad eventi climatici estremi rispetto ai sistemi agricoli diversificati previsti dall’agroecologia.
Alcuni cardini dell’agroecologia:
- drastica riduzione dell’utilizzo della chimica
- rotazione delle colture per evitare un eccessivo impoverimento del suolo
- utilizzo di colture azotofissatrici al posto dei fertilizzanti chimici
- combinazione di alberi e arbusti con le colture
- affiancamento del bestiame alle coltivazioni
Secondo due importanti rapporti internazionali a cura dell’International Assessment of Agriculture Knowledge (IAASTD) e del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, per poter sfamare 9 miliardi di persone nel 2050 dobbiamo adottare quanto prima sistemi agricoli più efficienti e ricorrere all’agroecologia per raggiungere una produzione alimentare adeguata.
Il passaggio dai metodi industriali a quelli agroecologici porterebbe alcuni vantaggi nel giro di pochi anni:
- drastica riduzione della dipendenza da fonti di energia. Oggi quasi un terzo dei combustibili fossili è utilizzato nel settore alimentare
- impatto positivo sulla salute pubblica. Malattie cardiovascolari, ictus, il diabete, alcune malattie degenerative e altre ancora verrebbero pesantemente ridotte se nel mondo venisse consumato cibo sano e biologico
- impatto positivo sul clima. I metodi utilizzati nell’agroecologia consentono di catturare parte dell’anidride carbonica presente nell’atmosfera fissandola nel terreno contrastando così l’effetto serra (invece di esserne una delle cause principali)
Il cambiamento è possibile, e non richiede neanche ingenti investimenti o chissà quali tecnologie; è tutto a portata di mano, e già nel mondo esistono organizzazioni che spingono per una maggiore diffusione di questi nuovi concetti. Alcune di queste sono SOCLA in America Latina, Campesino a Campesino in America Centrale, l’International Federation of Organic Agricultural Movement con centinaia di affiliati in 124 paesi.